In questo articolo esaminiamo la corretta predisposziione del bilancio annuale di un'associazione, i principi che riguardano il suo assetto e le specifiche regole contabili per la sua redazioni. Ricordiamo che con il gestionale per associazioni Assimplo, potete facilmente gestire la vostra associazione, preparare i verbali, tenere la contabilità, comunicare con i vostri associati, tramite mail e app mobile, ed informarli sulle attività associative.
Principi genarli per la redazione del bilancio
La trasparenza contabile è un principio fondamentale su cui deve basarsi l’organizzazione economica di un’associazione. Il bilancio deve quindi fornire agli associati e al pubblico un’informazione veritiera e corretta riguardante le modalità di attuazione delle finalità statutarie dell’associazione
Punto di partenza è la tenuta della contabilità e la curata gestione della prima nota cassa. Conseguente a questa è la rediazione del rendiconto contabile , cioè di un raggruppamento sistematico di voci contabili che illustrino con chiarezza e precisione la situazione economica, finanziaria e gestionale dell’associazione, cioè le spese, i costi sostenuti per le varie attività, i costi fissi, l’entità delle entrate e dei contributi ricevuti, l’avanzo o il disavanzo di gestione .
Quindi l’attività di rendicontazione delle associazioni ha come scopo principale quello di informare i soci e i terzi sull’attività poste in essere dall’ente nell’adempimento della propria missione statutaria, e deve mostrare le modalità con cui la stessa associazione ha acquisito ed impiegato le risorse nell’ambito dello svolgimento della sua attività istituzionale.
Regole contabili per la redazione del bilancio
Il rendiconto contabile si concretizza in una serie ordinata di valori, divisi in due colonne che corrispondono ai proventi (entrate) e agli oneri (uscite). Tra i proventi saranno in rilievo quelli derivanti dall’attività non commerciale, cioè l’attività statutaria svolta con i soci. Quindi le quote associative e i proventi derivanti dall’attività a pagamento svolte con i soci. Tra le entrate non commerciali di tipo istituzionale sono comprese anche le donazioni, le raccolte pubbliche di fondi, i contributi pubblici. In contrapposizione a questi proventi, si troveranno gli oneri sostenuti per svolgere l’attività statutaria, come le spese di locazione, le spese per le utenze, di cancelleria, per l’acquisto di beni strumentali ecc…….
Da notare che le entrate e le uscite potrebbero essere descritte in modo più analitico, tramite la descrizione della singola attività che ha prodotto un’entrata (corso di ballo, corso di inglese ecc….). Inoltre, è possibile suddividere il rendiconto tra entrate e uscite ordinarie e straordinarie. Quest’ultime potrebbero essere, ad esempio, spese di ristrutturazione o proventi derivanti da lasciti testamentari.
Da rilevare inoltre che nel rendiconto contabile, le entrate e le uscite derivanti dall’eventuale attività commerciale, dovranno essere rigorosamente separate da quelle derivanti dall’attività statutaria non commerciale. Le entrate commerciale corrispondono ad esempio alla vendita di beni (anche se svolta con i soci), ai ricavi da sponsor e pubblicità, ed in generale a tutta l’attività svolta con i terzi non soci.
Il rendiconto contabile può essere accompagnato dalla relazione di missione, che fornisce informazioni sulle modalità concrete di svolgimento dell’attività e la descrizione di queste, analizza l’organizzazione dell’associazione, i principali servizi erogati dai soci, descrive l’operatività degli organi statutari, ed in generale monitora la complessiva gestione dell’ente ed il corretto raggiungimento degli scopi statutari.
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