Il 1 gennaio 2025 entrerà in vigore per tutti gli enti no profit la nuova normativa riguardante il regime IVA. In particolare si passerà dal regime di esclusione IVA a quello di esenzione. Esaminiamo in questo articolo il significato e le conseguenze di questo cambiamento. Ricordiamo che con il gestionale per associazioni Assimplo, potete facilmente gestire qualsiasi ente associativo, preparare i verbali, tenere la contabilità, emettere le ricevute\fatture, comunicare con i vostri associati, tramite mail e app mobile, ed informarli sulle attività associative.
Con il regime precedentemente in vigore l’attività istituzionale\statutaria di un’associazione svolta a favore dei soci, cioè quella non commerciale, era esclusa dal regime IVA. Questo vuol dire che per tutta l’attività statutaria svolta a pagamento nei confronti dei soci (o per lo svolgimento di attività di interesse generale degli Enti del Terzo Settore), l’associazione poteva emettere una semplice ricevuta non fiscale, evitando quindi l’emissione di una fattura.
Il nuovo regime IVA delle associazioni
Con il nuovo regime, per queste attività sarà invece necessaria l’emissione di una fattura, anche se con IVA esente (cioè a 0% - Esente Art. 10 DPR 633/72). Quindi si dovrà emettere fattura elettronica per:
- tutta l’attività statutaria svolta a pagamento a favore dei soci delle associazioni culturali, ricreative, sindacali, di categoria, assistenziali, di promozione sociale ecc…. Ad esempio, quando un’associazione culturale svolge un corso a favore dei soci, al ricevimento del corrispettivo da parte del socio, si dovrà rilasciare fattura con IVA esente;
- tutta l’attività di interesse generale, che rientra nei parametri di non commercialità, svolta a pagamento dagli Enti del Terzo Settore (ETS, ODV, APS);
- tutta l’attività sportiva svolta a pagamento dalle ASD nei confronti dei propri tesserati.
Diversamente, il pagamento delle quote associative (quota d’iscrizione annuale), le donazioni\contributi liberali e i contributi pubblici, restano escluse dal campo IVA, ed in questo caso si continua ad emettere semplice ricevuta.
Da precisare che tutte le suddette attività sono considerate e rimangono non commerciali, quindi non si pagano imposte su redditi, anche se sarà necessario l’emissione di una fattura elettronica con IVA esente. Conseguentemente, le associazioni che non hanno P Iva perché svolgevano esclusivamente la propria attività statutaria con i soci, dovranno ora aprire P Iva ed emettere fattura elettronica nei casi sopra indicati.
Passa invece dal regime di esclusione a quello di imponibilità IVA, la somministrazione di alimenti e bevande svolta dalle Associazioni di Promozione Sociale a favore dei propri soci (affiliate ad enti di promozione sociale a carattere nazionale, cioè in modalità circolo). Quindi in questo caso non solo si dovrà emettere fattura, ma anche pagare l’IVA (pur restando tale attività non commerciale).
Non cambiano invece i criteri di individuazione dell’attività commerciale svolta dagli enti no profit, cioè: tutta l’attività a pagamento che non rientra nell’ambito degli scopi statutari o nell’ambito della attività di interesse generale degli ETS, tutta l’attività a pagamento svolta con terzi non soci, la vendita di beni, i ricavi da sponsor e pubblicità ecc…. Quindi per questa attività (che è eventuale) è sempre necessario emettere fattura con la relativa aliquota IVA, applicare il regime fiscale scelto ed avvalersi di un commercialista\consulente.
Come fare con il gestionale Assimplo
Per quanto riguarda l’uso di Assimplo, l’attività statutaria\istituzionale svolta da associazioni, ASD, enti del terzo settore, continua ad essere inserita nei fogli cassa (menù “Contabilità” – “Fogli cassa”) nelle “Entrate ordinarie”, che corrispondono all’attività non commerciale dell’associazione.
Però in questi casi si dovrà fare in modo che, a seguito dell’inserimento della relativa entrata, si generi una fattura e non più una ricevuta. Per questo basta selezionare il menù “Contabilità” – “Causali” – “Elenco causali” e visualizzare le voci di causale relative alle entrare ordinarie. Si dovranno quindi modificare le voci preesistenti o creare nuove voci opzionando, nei rispettivi campi, “Fattura” al posto di “Ricevuta” e inserendo IVA 0% Esente Art. 10 DPR 633/72.
Si precisa che la fattura dovrà essere elettronica, quindi si consiglia l’adozione della licenza di Assimplo dotata della funzionalità di fatturazione elettronica.
Diversamente, per le donazioni e contributi liberali, si continua ad emettere ricevuta, così come per le quote d’iscrizione annuali. In quest’ultimo caso Assimplo è preimpostato per generare una ricevuta, tramite l’apposito comando “Rinnova o gestisci” iscrizione presente all’interno di ogni anagrafica.
Per tutte le informazoni in merito alla fatturazione elettronica di Assimplo e in paricolare per la corretta impostazione delle aliquote IVA si rimanda al seguente articolo: Fatturazione Elettronica con il Gestionale per Associazioni Assimplo
Ricordiamo che il software per associazioni Assimplo permette di gestire facilmente ed in modo economico le iscrizioni, l’amministrazione, la contabilità e le comunicazioni di un qualsiasi ente associativo.